Vengono riorganizzate le aliquote Irpef (che da 5 diventano 4) prevedendo la riduzione della seconda aliquota (che dal 27 passa al 25%) e della terza (che dal 38 passa al 35%).
In forza delle nuove previsioni la tassazione al 43% (aliquota massima) scatta inoltre per i redditi superiori a 50.000 euro (con abbassamento, quindi, della precedente soglia di 75.000 euro).
Vengono riviste le detrazioni d’imposta riconosciute per le varie tipologie di redditi conseguiti (redditi di lavoro dipendente, da pensione e autonomo).
In generale le detrazioni previste sono aumentate, sebbene la soglia massima per fruire delle stesse sia ora fissata a 50.000 euro (e non più 55.000).

Sono esentati da Irap, dal periodo d’imposta 2022, i contribuenti persone fisiche che esercitano attività commerciali, nonché arti e professioni.


Patent box, in luogo dell’esclusione dal reddito, si prevede una maggiorazione fiscale dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti in relazione a beni immateriali giuridicamente tutelabili del 110%.Viene tuttavia limitato l’ambito di applicazione dell’agevolazione, che risulta ora limitato ai seguenti beni:
– software protetto da copyright;
– brevetti industriali;
– disegni e modelli.

Bonus edilizia 110% fino al 31.12.2025 (110% fino a 31.12.2023; 70% nel 2024 e 65% nel 2025) Interventi effettuati da
– condomìni;
– persone fisiche che possiedono l’intero edificio composto da non più di 4 unità;
– proprietari delle singole unità in condominio o nell’edificio con unico proprietario (interventi trainati);
– Onlus, organizzazioni di volontariato o associazioni di promozione sociale.

Proroga fino al 31.12.2022 (30% intervento complessivo entro il 30.06.2022)
Interventi effettuati
– su edifici unifamiliari;
– su unità autonome funzionalmente indipendenti.
Nessun limite di Isee previsto nella versione definitiva del disegno di Legge di bilancio.

Altre detrazioni edilizie
Termine prorogato al 31.12.2024 per tutte le seguenti detrazioni edilizie:
– bonus ristrutturazione al 50% (dal 2025 prevista la misura ordinaria del 36%);
– sismabonus e sismabonus acquisti;
– ecobonus 50%, 65%, 75%, 85%;
– bonus mobili (ma con limite di spesa ridotto a 10.000 euro nel 2022; 5.000 euro nel 2023 e 2024);
– bonus verde.

Bonus facciate
Il bonus facciate, con riduzione dal 90 al 60% della percentuale di detraibilità Cessione del credito e sconto in fattura per le detrazioni edilizie

L’opzione per la cessione del credito e lo sconto in fattura viene riconosciuta anche per le annualità 2024 e 2025, con estensione del numero di detrazioni per le quali l’opzione risulta possibile (che ora ricomprendono anche gli interventi per la rimozione delle barriere architettoniche e la realizzazione di box auto pertinenziali). Restano esclusi dalla possibilità di cessione/sconto in fattura il bonus mobili e il bonus colonnine “ordinario”.

Viene espressamente riconosciuta la detraibilità del compenso per il rilascio del visto di conformità e dell’attestazione di congruità anche nel caso di cessione/sconto in fattura dei bonus edilizi “minori”.

Viene escluso l’obbligo del visto di conformità per le opere di edilizia libera e per gli interventi di importo complessivo non superiore a 10.000 euro, eseguiti sulle singole unità immobiliari o sulle parti comuni dell’edificio, fatta eccezione per gli interventi relativi al cd. bonus facciate.

Proroga credito d’imposta beni strumentali
Per gli investimenti in beni materiali 4.0 effettuati dal 2023 al 2025 il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20% del costo, per investimenti fino a 2,5 milioni di euro; 10% del costo, per gli investimenti fino a 10 milioni di euro; 5% per la quota di investimenti fino a 20 milioni di euro.

Per gli investimenti in beni immateriali connessi a investimenti 4.0 l’agevolazione viene prorogata al 2025 con riduzione progressiva delle percentuali di credito d’imposta riconosciuto.
Nessun credito d’imposta viene invece riconosciuto, dal 2023, per gli investimenti in beni “ordinari non 4.0”.

Imu ridotta per i non residenti titolari di pensione
Viene ridotta al 37,5% per l’anno 2022 l’Imu dovuta sull’unica unità immobiliare, purché non locata o data in comodato d’uso, posseduta in Italia da soggetti non residenti nel territorio dello Stato, titolari di pensione maturata in regime di convenzione internazionale con l’Italia.

Estensione del termine per il pagamento delle cartelle di pagamento
È stato esteso a 180 giorni il termine (ordinariamente pari a 60 giorni) per il pagamento delle cartelle di pagamento notificate dal 1° gennaio al 31 marzo 2022. Si ricorda che il Decreto fiscale ha già previsto un analogo differimento per le cartelle notificate nel periodo 01.09.2021-31.12.2021.

Si rileva inoltre che la manovra di bilancio 2022, non introduce nessuna nuova Pace Fiscale e nemmeno una ulteriore proroga al pagamento delle rate scadute di Rottamazione ter e Saldo e Stralcio.
Dunque, stando alle scadenze ufficiali, per rimanere nei vantaggi delle definizioni agevolate di riscossione era necessario versare le rate scadute 2020-2021 entro lo scorso 14 dicembre 2021.
Comunque, da “runors” diffusi potrebbe essere in arrivo non solo una proroga, ma anche un vero e proprio condono con cui quanti non sono riusciti a pagare le rate scadute 2020-2021 nelle date prestabilite non saranno comunque esclusi dalle definizioni agevolate di riscossione.